Heysel
nuovo, petizione: "Non abbattete la memoria"
Il Comune
di Bruxelles sarebbe in procinto di costruire un nuovo impianto
nelle vicinanze dell'attuale. E parte la richiesta al sindaco
per salvare i luoghi della memoria.
TORINO -
Il Comune di Bruxelles vuole abbattere lo stadio dell'Heysel per
costruire nelle vicinanze un nuovo impianto in vista della
candidatura del Belgio all'organizzazione degli Europei di
calcio del 2020. Una notizia che potrebbe significare la
cancellazione fisica della memoria di quella serata tragica
nella quale perirono 39 tifosi bianconeri. Per scongiurare tutto
questo è partita una petizione in Rete per chiedere al sindaco
della città belga di salvare il ricordo della tragedia,
lasciandole a monito o ricollocandole degnamente, lasciando
onorata la memoria. Questo il testo della petizione che sarà
inviata e che può essere firmata all'indirizzo: https://www.change.org/it/petizioni/non-abbattete-il-monumento-alla-memoria-delle-vittime-di-heysel
"Preg.mo
Sindaco Thielemans,
abbiamo
appreso da fonti giornalistiche dell’orientamento politico del
Comune di Bruxelles ad abbattere prossimamente lo stadio "Re
Badouin", ex "Heysel", e della volontà di costruire nelle
immediate vicinanze un nuovo impianto in vista della candidatura
del Belgio all’organizzazione degli Europei di calcio nel 2020.
A
riguardo siamo sinceramente molto preoccupati che nel progetto e
nella realizzazione di questa opera vengano cancellati i luoghi
di riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della
comunità europea, in maggioranza italiani e juventini, che
versarono il loro sangue innocente in un martirio assurdo ed
inconcepibile, del quale, a parte la Meridiana e le targhe in
memoria, non è rimasta pietra.
Quella
tragedia crudele è restata comunque impressa non soltanto nei
documenti di repertorio, ma ancora di più nei nostri sentimenti.
A nome
della tifoseria bianconera, che abbiamo l’onore di
rappresentare, Le chiediamo, pertanto, in qualità di Borgomastro
della capitale della comunità europea, la promessa e l’impegno
affinché durante ed al termine dei lavori di cantiere vengano
preservate o eventualmente ricollocate degnamente le aree
attualmente dedicate dal Comune di Bruxelles alla memoria dei
nostri cari.
Per
questa nostra petizione auspichiamo, inoltre, il sostegno morale
e la mediazione presso le autorità belghe e parlamentari
competenti da parte del vicepresidente della Commissione
Europea, On. Antonio Tajani, che nel 2005 s’impegnò in prima
persona alla realizzazione della meridiana-monumento.
Questo
monumento non deve essere abbattuto, quelle luci non vanno
spente ! Sarebbe l’ennesimo sfregio alla memoria dei nostri 39
Angeli ed al dolore ancora vivo dei loro familiari.
Certi
della sua sensibilità e consueta disponibilità attendiamo
fiduciosi cortese conferma che questa nostra richiesta possa
essere civilmente esaudita.
In stima.
Domenico
Laudadio (Creatore e Custode saladellamemoriaheysel.it)
Annamaria
Licata (Portavoce e Membro del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" Reggio Emilia)
11 giugno
2013
Fonte: Tuttosport.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Annamaria
Licata: "Ecco perché non vogliamo che venga cancellato l'Heysel"
di Nicolò
Schira
Lodevole
iniziativa sotto forma di petizione da parte di Domenico
Laudadio, creatore e Custode della Sala della Memoria
dell'Heysel, ed Annamaria Licata, Portavoce e Membro del
"Comitato Per Non Dimenticare Heysel" di Reggio Emilia; affinché
non venga abbattuto lo stadio belga in cui nel 1985 persero la
vita trentanove persone. Per questo motivo si sono attivati
mediante una petizione in modo che il ricordo di questi
trentanove angeli non venga cancellato. TuttoJuve.com ha
interpellato in esclusiva Annamaria Licata: "Abbiamo
inoltrato una lettera di accompagnamento al Ministero degli
esteri e al Ministro dello Sport, Josefa Idem. Ci siamo
attivati, affinché non venga cancellata la memoria di queste
persone. Radere al suolo lo stadio, significa cancellare. Ciò
non sarebbe giusto. Noi pertanto ci siamo attivati in tal senso
e ringraziamo le istituzioni che si stanno affiancando a questa
nostra iniziativa. Nella prima settimana di ottobre si terrà la
settimana della non violenza, pertanto questa nostra iniziativa
si affianca perfettamente a tutto ciò. Eventualmente saremmo
disposti ad accettare un ricollocamento, ma non un abbattimento.
Quantomeno mantenerlo in affidamento, anche se sappiamo che in
Belgio quel quartiere e lo stadio sono visti con negatività. A
causa della tragedia accaduta nel 1985 la zona è considerata
quasi maledetta, ma la cosa più sbagliata sarebbe cancellare
tutto. Il ricordo dei nostri trentanove angeli deve continuare a
vivere".
11 giugno
2013
Fonte:
Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel
abbattuto, petizione online per salvaguardare la memoria
"Non
abbattete il monumento dedicato alle 39 persone morte"
In vista
della candidatura del Belgio a ospitare gli Europei del 2020, il
comune di Bruxelles ha pensato di costruire un nuovo impianto e
abbattere lo stadio "Re Badouin", ex Heysel, dove nel 1985 si
consumò una tragedia immane che costò la vita a 39 persone, in
maggioranza juventini. Per questo è stata lanciata una petizione
online affinché "non vengano cancellati i luoghi di riferimento
sacri alla memoria degli innocenti che hanno versato sangue".
L'idea di
questa larga sottoscrizione è venuta a Domenico Laudadio,
creatore e custode della Sala della Memoria dell'Heysel, ed
Annamaria Licata, portavoce e membro del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" di Reggio Emilia. "Pregiatissimo Sindaco Thielemans - si legge nella nota -, siamo
sinceramente molto preoccupati che nel progetto e nella
realizzazione di questa opera vengano cancellati i luoghi di
riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della comunità
europea, in maggioranza italiani e juventini, che versarono il
loro sangue innocente in un martirio assurdo ed inconcepibile,
del quale, a parte la Meridiana e le targhe in memoria, non è
rimasta pietra. Quella tragedia crudele è restata comunque
impressa non soltanto nei documenti di repertorio, ma ancora di
più nei nostri sentimenti. A nome della tifoseria bianconera,
che abbiamo l’onore di rappresentare, Le chiediamo, pertanto, in
qualità di Borgomastro della capitale della comunità europea, la
promessa e l’impegno affinché durante ed al termine dei lavori
di cantiere vengano preservate o eventualmente ricollocate
degnamente le aree attualmente dedicate dal Comune di Bruxelles
alla memoria dei nostri cari".
Il 29
maggio 1985, poco prima della finale di Coppa dei Campioni fra
Juventus e Liverpool, un muro dello stadio crollò per il troppo
peso dei tifosi ammassati su di esso: molte persone rimasero
schiacciate, altre furono calpestate nella ressa. Nella strage
morirono 39 persone, di cui 32 italiane. L'obiettivo, adesso, è
non offuscare la loro memoria.
11 giugno
2013
Fonte: Mobile.sportmediaset.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Non
cancellate la memoria dell'Heysel:
"Abbattere il monumento è uno sfregio alle vittime"
I
familiari delle 39 vittime juventine della tragedia del 1985
chiedono che per la costruzione del nuovo stadio non venga
abbattuto anche il monumento che la ricorda.
Conservare la memoria è importante, soprattutto di quelle
tragedie che rappresentano un monito per le generazioni a
seguire perché quanto ha sconvolto le vite di tanti non accada
più. Così, la possibilità che con la demolizione dello stadio
dell'Heysel, a Bruxelles, per far posto al nuovo impianto che
ospiterà gli Europei di calcio del 2020, venga eliminata ogni
traccia fisica della tragedia che nel 1985 costò la vita a 39
tifosi della Juventus ha gettato nell'angoscia i familiari delle
vittime. Era il 29
maggio e all'Heysel si attendeva l'inizio della finale di Coppa
dei Campioni fra Juventus e Liverpool quando, circa un'ora prima
dell'inizio della partita, un numeroso gruppo di tifosi dei
Reds, evidentemente ubriachi, si scagliarono contro i tifosi
bianconeri che assiepavano il settore "Z" dello stadio, tifosi
che non facevano parte della tifoseria organizzata e che non
reagirono agli assalti degli inglesi, cercando invece scampo
calandosi da un muretto che ha poi ceduto. Alla fine furono 39
le vittime.
Perché il
ricordo di questa tragedia sia sempre da monito alle nuove
generazioni, i familiari delle vittime dell'Heysel chiedono ora,
tramite una petizione online, che la memoria venga preservata e
si dicono "molto preoccupati che nel progetto e nella
realizzazione di questa opera vengano cancellati i luoghi di
riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della comunità
europea, in maggioranza italiani e juventini, che versarono il
loro sangue innocente in un martirio assurdo ed inconcepibile,
del quale, a parte la Meridiana e le targhe in memoria, non è
rimasta pietra". "A nome
della tifoseria bianconera, che abbiamo l'onore di rappresentare
- si legge ancora nella petizione indirizzata al sindaco del
comune di Bruxelles - Le chiediamo, pertanto, in qualità di
Borgomastro della capitale della comunità europea, la promessa e
l'impegno affinché durante ed al termine dei lavori di cantiere
vengano preservate o eventualmente ricollocate degnamente le
aree attualmente dedicate dal Comune di Bruxelles alla memoria
dei nostri cari". "Questo monumento non deve essere abbattuto,
quelle luci non vanno spente - conclude la petizione a firma di
Domenico Laudadio, creatore e custode di
saladellamemoriaheysel.it, e Annamaria Licata, portavoce e
membro del 'Comitato Per Non Dimenticare Heysel' Reggio Emilia -
Sarebbe l’ennesimo sfregio alla memoria dei nostri 39 Angeli ed
al dolore ancora vivo dei loro familiari".
11 giugno
2013
Fonte: Goal.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Salvare
il monumento per i caduti dell'Heysel, aderisci alla petizione !
di
Gabriele Capasso
Per
tanti, troppi anni, la tragedia dell’Heysel è stata dimenticata
in un goffo tentativo di cancellarla dalla memoria collettiva. I
responsabili di questa rimozione sono rintracciabili a tutti i
livelli, in alcuni casi coincidono con quanti avevano
responsabilità nelle morti di 39 persone, in altri casi parliamo
di persone e "soggetti" che avrebbero avuto il dovere, oltre che
l’interesse, a difendere la memoria di quanti persero la vita il
29 maggio 1985.
Le
autorità belghe, la Uefa (che dopo la squalifica per 5 anni
delle squadre inglesi ha chiuso nel dimenticatoio
quell’episodio), ma anche la stessa Juventus che per oltre 20
anni ha fatto poco per celebrare il ricordo delle 39 vittime
innocenti rimaste uccise poco prima della finale di Coppa dei
Campioni per colpa degli irresponsabili e violenti tifosi
inglesi e delle fatiscenti strutture dello stadio di Bruxelles.
Le cose
sono cambiate soltanto di recente, soprattutto grazie
all’impegno di organizzazioni come il "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" di Reggio Emilia, che raccoglie alcuni dei
parenti delle vittime di quella folle tragedia e tanti semplici
tifosi. Il primo segno tangibile di un ricordo per quei 39 morti
arrivò proprio in occasione del ventennale della tragedia con
l’inaugurazione di un monumento, una targa, posta nei muri di
quello stadio maledetto che intanto era stato ribattezzato
Stadio Re Baldovino. Può sembrare poco, ma non lo è. Per la
prima volta la massima autorità cittadina di Bruxelles si
assumeva parte delle responsabilità e garantiva che il ricordo
di quell’infamia non venisse cancellato dalla storia.
Oggi però
il monumento è in pericolo: lo Stadio Re Baldovino è destinato
alla demolizione, ne verrà costruito un altro in una zona
diversa nell’ambito della candidatura del Belgio per
l’organizzazione di future competizioni continentali, ed il
timore di quanti avevano lottato per riuscire ad ottenere quella
targa è che non si usi il dovuto riguardo per quella che,
giustamente, considerano una "conquista". Per questo motivo è
stata promossa una petizione su Change.org in tre lingue, il
testo spiega le ragioni della mobilitazione: (Omissis Testo
Petizione).
Noi
abbiamo aderito, con entusiasmo, sposando in pieno questa causa.
Invitiamo tutti i nostri lettori a firmare la petizione e a
condividerla attraverso tutti i social network perché raggiunga
il maggior numero di tifosi (al di là della fede sportiva) e di
cittadini italiani e non. L’Heysel può essere abbattuto, ma la
memoria delle 39 vittime, infangata da inqualificabili
striscioni esposti nei nostri stadi anche ai giorni nostri e mai
stigmatizzati a sufficienza, non va cancellata.
11 giugno
2013
Fonte: Calcioblog.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Petizione
per l'Heysel: "Mantenere la memoria"
Il Comune
di Bruxelles vuole costruire un nuovo impianto nelle vicinanze
dello stadio tristemente noto. In Rete si chiede il mantenimento
della memoria della tragedia.
ROMA - Il
Comune di Bruxelles vuole abbattere lo stadio dell'Heysel per
costruire nelle vicinanze un nuovo impianto in vista della
candidatura del Belgio all'organizzazione degli Europei di
calcio del 2020. Una notizia che potrebbe significare la
cancellazione fisica della memoria di quella serata tragica
nella quale perirono 39 tifosi bianconeri. Per scongiurare tutto
questo è partita una petizione in Rete per chiedere al sindaco
della città belga di salvare il ricordo della tragedia,
lasciandole a monito o ricollocandole degnamente, lasciando
onorata la memoria. Questo il testo della petizione. (Omissis
Testo Petizione)
11 giugno
2013
Fonte: Corrieredellosport.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel,
petizione contro l’abbattimento dello stadio
di
Maurizio De Sanctis
Il Comune
di Bruxelles vuole demolire l'impianto della tragica finale tra
Liverpool e Juventus per edificarne un altro in vista della
candidatura del Belgio per gli Europei di calcio nel 2020.
Il Comune
di Bruxelles ha intenzione di abbattere lo stadio dell’Heysel -
quello della tragica finale di Coppa Campioni tra Liverpool e
Juventus, nel quale morirono 39 tifosi italiani - per edificare
nelle vicinanze un nuovo impianto in vista della candidatura del
Belgio per l’organizzazione degli Europei di calcio del 2020. La
notizia ha subito allertato la comunità dei tifosi bianconeri e
degli sportivi che hanno deciso di battersi, civilmente,
affinché non venga cancellata la memoria fisica di quanto
accaduto quel 29 maggio del 1985. E allora in Rete è partita
una petizione per chiedere al primo cittadino della città belga
di lasciare intatto il ricordo di quella serata maledetta. Di
seguito il testo della petizione che potrà essere firmata e
inviata
all’indirizzo https://www.change.org/it/petizioni/non-abbattete-il-monumento-alla-memoria-delle-vittime-di-heysel
(Omissis Testo Petizione).
11 giugno
2013
Fonte: Calcio.fanpage.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
I tifosi
si mobilitano on line
Heysel:
firma per la memoria
di Guido
Vaciago
Una
petizione per evitare che venga abbattuto il monumento che
ricorda le vittime del 29 maggio 1985.
I tifosi in difesa della memoria. Ed
è un meraviglioso … per il rispetto dei sentimenti che rischiano
di essere, per l’ennesima volta, … C’è, infatti, il rischio che
il monumento che ricorda le vittime della tragedia dell’Heysel
venga abbattuto insieme allo stadio, cancellando in un colpo
solo un pezzo di storia, purtroppo non solo sportiva e … per il
futuro, perché i monumenti a quello servono o dovrebbero
servire. La notizia è di qualche giorno fa: il Comune di
Bruxelles vuole abbattere lo stadio
che nel 1985 ospitò la finale
di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool, finita in
tragedia con la morte di 39 spettatori in seguito all’assalto
degli hooligans inglesi e al crollo di un muretto. L’idea è
quella di ricostruire uno stadio più moderno con annesso centro
commerciale. Il dubbio che, in questo progetto, il monumento
faccia una brutta fine ha spinto Domenico Laudadio (Creatore e
Custode Saladellamemoriaheysel.it) e Annamaria Licata (Portavoce
e membro del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" Reggio
Emilia) a varare una raccolta firme on line e iniziare a
muoversi nelle stanze della politica per sventare questa
eventualità. Sono loro i due "centrali" della memoria, il
Barzagli e il Bonucci che difendono il ricordo e che vanno
aiutati e ringraziati. Nei prossimi giorni dovrebbero essere
ricevuti da Josefa Idem, ministro dello sport, che dovrebbe
farsi carico della vicenda a livello politico, provando a
contattare le istituzioni belghe. E un aiuto dovrebbe arrivare
anche da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione
Europea che quel monumento ha contribuito a innalzarlo.
L’obiettivo è, quanto meno, ottenere che venga spostato e che
venga conservato nel nuovo impianto. Perché non è cancellando i
luoghi che si può cancellare il dolore. E la memoria serve
all’uomo per non ripetere gli stessi errori. Chi volesse aderire
alla petizione può farlo attraverso il sito www.change.org/it
che sta … la petizione in home page. In poche ore, ieri,
l’appello al sindaco di Bruxelles ha ottenuto mille firme, ma
l’obiettivo è fare salire il più possibile quel numero per
sensibilizzare le autorità. E lo devono fare i tifosi, perché
ormai sono loro l’ultimo baluardo.
12 giugno
2013
Fonte: Tuttosport
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel, appello del Comitato
"Salvate
il memoriale dei 39 morti"
"Non
distruggete il monumento alla memoria delle vittime". Lo chiede
con una petizione il Comitato "Per non dimenticare l'Heysel". Il
comune di Bruxelles vuole infatti abbattere il memoriale
dedicato ai 39 tifosi, 32 italiani, morti il 29 maggio del 1985
prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool
nell'ambito della costruzione del nuovo impianto in vista della
candidatura agli Europei del 2020. Dicono al Comitato: "Abbiamo
inaugurato il memoriale solo nel 2005, dopo vent'anni di lotte.
Non possiamo permettere che la memoria dei nostri tifosi sia
sepolta dalle macerie. Chiediamo che la Meridiana e le targhe in
memoria delle vittime non vengano distrutti, ma conservati e
ricollocati nel nuovo stadio". IN.FEN
12 giugno
2013
Fonte: La
Stampa
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO
2013
Memoria
per l'Heysel
di Sergio
Cecchini
Vorrei
segnalarvi l'appello appena lanciato su Change.org da alcuni
familiari delle vittime della tragedia dell’ Heysel per chiedere
che venga mantenuto un luogo di memoria per ricordare coloro che
hanno perso la vita in quella tragedia nel momento in cui verrà
abbattuto lo stadio dove si consumò quella tragedia. La
petizione è indirizzata al sindaco di Bruxelles, Freddy
Thielemans, al vicepresidente della Commissione Europea, On.
Antonio Tafani e al presidente della Juventus, Andrea Agnelli.
Il link della petizione lanciata su Change.org dove potrai
monitorare in tempo reale l'andamento delle adesioni è:
https://www.change.org/it/petizioni/non-abbattete-il-monumento-alla-memoria-delle-vittime-dell-heysel.
Per
qualunque informazione non esitate a contattarmi.
12 giugno
Fonte: La Gazzetta dello Sport
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
"Non
cancellate la memoria dell'Heysel"
di
Federica Zille
Partita
petizione online, ma la Juve tace
Il Comune
di Bruxelles ha dato il via libera alla demolizione, al suo
posto verrà edificato un complesso residenziale di lusso, con
aree verdi e attività commerciali: un tentativo si riqualificare
una zona segnata dal degrado, un tentativo di dimenticare la
tragedia che il 29 maggio 1985 si consumò durante la finale di
Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. 39 persone, tra cui
32 italiani, persero la vita, condannate dalla forza d’urto
degli hooligans inglesi e dall’inadeguatezza delle forze
dell’ordine belghe. A ricordo del dramma del settore Z restano
solo due targhe e un monumento concesso a denti stretti a
vent’anni di distanza. Ora potrebbero sparire insieme al
fantasma dell’Heysel, ma i familiari delle vittime si stanno
battendo perché non accada. "La decisione di cancellare tutto fa
male, ma non ci stupisce - afferma Annamaria Licata, portavoce
del Comitato Per Non Dimenticare Heysel - ma soprattutto ci
feriscono le parole dell’assessore, totalmente prive di
sensibilità. Non aspettavano altro che una scusa, hanno colto al
volo l’occasione della candidatura agli Europei del 2020 per
distruggere l’Heysel e costruire altrove un nuovo stadio".
I
familiari hanno reagito lanciando una petizione online su
Change.org per salvare almeno le targhe e la Meridiana - il
monumento alla memoria - collocate al di fuori dello stadio in
corrispondenza della curva che ospitava i tifosi juventini. In
ventiquattro ore sono state raccolte più di 1300 sottoscrizioni,
dall’Italia e dall’estero, molte dall’Inghilterra:
"Paradossalmente la società del Liverpool è più attenta di
quella bianconera - prosegue Licata - hanno capito la loro colpa
senza tentare di rimuoverla. Abbiamo ricevuto solidarietà anche
da diversi club belgi e dalla Francia, ma da via Galileo
Ferraris per ora nulla". La richiesta di "preservare o
ricollocare degnamente le aree dedicate ai nostri cari" è
indirizzata al sindaco di Bruxelles e, per presa visione, al
presidente Andrea Agnelli. "Però confidiamo di più
sull’interessamento delle istituzioni della Repubblica, stiamo
allacciando dei contatti con il ministro dello Sport, Josefa
Idem. Per quanto riguarda la Commissione europea, speriamo
invece di poter contare ancora una volta nel sostegno del
vicepresidente, Antonio Tajani. Fu grazie a lui se nel 2005
vennero sbloccati i fondi per la commemorazione delle vittime".
Lascia l’amaro in bocca l'ennesimo silenzio della Juventus, "ma
dato il successo della sottoscrizione potrebbero decidere di
muoversi - commenta Licata - Certo, se potessero dimenticare
anche loro, lo farebbero volentieri. Perché nessuno è senza
colpe in questa vicenda".
12 giugno
2013
Fonte: Mobile.tgcom24.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Salviamo
il monumento dell’Heysel
Non si può, né si deve dimenticare
quello che accadde in quel triste maggio del 1985 allo stadio
Heysel di Bruxelles, eppure sembra che qualcuno ci tenga a
farlo, e non uno qualunque, ma le autorità belghe. Le stesse che
solo qualche hanno fa, soprattutto grazie all’impegno di
organizzazioni come il "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" di
Reggio Emilia (che raccoglie anche alcuni dei parenti delle
vittime di quella folle tragedia oltre a tanti semplici tifosi),
in occasione del ventennale
della tragedia fece inaugurare un monumento, una targa sui muri
dello stadio maledetto, ribattezzato per gli Europei del 2011
Stadio Re Baldovino.
Oggi però
il monumento è in pericolo: lo Stadio Re Baldovino è destinato
alla demolizione, ne verrà costruito un altro in una zona
diversa nell’ambito della candidatura del Belgio per
l’organizzazione di future competizioni continentali, ed il
timore di quanti avevano lottato per riuscire ad ottenere quella
targa è che non si usi il dovuto riguardo per quella che,
giustamente, considerano una "conquista". Per questo motivo è
stata promossa una petizione su Change.org in tre lingue, il
testo spiega le ragioni della mobilitazione: (Omissis Testo
Petizione).
Io ho
firmato e anche Barzainter.it aderisce con molto entusiasmo a
questa giustissima causa. Invitiamo tutti i nostri lettori a
firmare la petizione e a condividerla attraverso tutti i social
network perché raggiunga il maggior numero di tifosi (al di là
della fede sportiva) e di cittadini italiani e non. L’Heysel può
essere abbattuto, ma la memoria delle 39 vittime, infangata da
inqualificabili striscioni esposti nei nostri stadi anche ai
giorni nostri e mai stigmatizzati a sufficienza, non va
cancellata.
12 giugno
2013
Fonte: Barzainter.it
ARTICOLI STAMPA e WEB
GIUGNO 2013
Strage
all’Heysel: "Non abbattete il muro della memoria"
di
Lorenzo Canali
Hanno
preso carta e penna e scritto al vice presidente della
Commissione Europea, Antonio Tajani, per chiedere di non
cancellare la memoria. Sono i familiari delle 39 vittime che il
29 maggio 1985 persero la vita allo Stadio Heysel di Bruxelles,
prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool.
Tra i firmatari c’è anche l’aretino Andrea Lorentini,
giornalista e figlio di Roberto, morto quella tragica notte.
"Abbiamo
appreso da fonti giornalistiche - si legge nella petizione -
della volontà del Comune di Bruxelles di abbattere lo stadio "Re
Badouin", ex "Heysel", e della volontà di costruire nelle
immediate vicinanze un nuovo impianto in vista della candidatura
del Belgio all’organizzazione degli Europei di calcio nel 2020.
Siamo sinceramente molto preoccupati che nel progetto e nella
realizzazione di questa opera vengano cancellati i luoghi di
riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della comunità
europea, in maggioranza italiani e juventini, che versarono il
loro sangue innocente in un martirio assurdo ed inconcepibile,
del quale, a parte la Meridiana e le targhe in memoria, non è
rimasta pietra. Quella tragedia crudele è restata comunque
impressa non soltanto nei documenti di repertorio, ma ancora di
più nei nostri sentimenti".
I
familiari delle vittime chiedono a Tajani "la promessa e
l’impegno affinché durante ed al termine dei lavori di cantiere
vengano preservate o eventualmente ricollocate degnamente le
aree attualmente dedicate dal Comune di Bruxelles alla memoria
dei nostri cari". Questo monumento non deve essere abbattuto,
quelle luci non vanno spente ! Sarebbe l’ennesimo sfregio alla
memoria dei nostri 39 Angeli ed al dolore ancora vivo dei loro
familiari.
12 giugno
2013
Fonte: Tsdtv.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Comitato
Heysel: "Non seppellite la memoria delle vittime"
di Andrea
Bonino
Lo stadio
Heysel verrà abbattuto e ricostruito in vista della candidatura
per gli Europei del 2020. L’avevamo già anticipato tempo fa. Ma
il comune di Bruxelles vuole abbattere anche il memoriale
dedicato ai 39 tifosi, di cui 32 italiani, morti il 29 maggio
del 1985 prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e
Liverpool. Ovviamente il comitato "Per non dimenticare l’Heysel"
ha avviato una petizione in cui sta cercando di far sì che la
cosa non accada per non dimenticare quell’immane tragedia: "Non
distruggete il monumento alla memoria delle vittime", l’urlo di
dolore del comitato. "Abbiamo inaugurato il memoriale solo nel
2005, dopo vent’anni di lotte. Non possiamo permettere che la
memoria dei nostri tifosi sia sepolta dalle macerie. Chiediamo
che la Meridiana e le targhe in memoria delle vittime non
vengano distrutti, ma conservati e ricollocati nel nuovo
stadio".
12 giugno
2013
Fonte: Juvenews24.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Ex Heysel
verrà demolito, petizione per "salvare" i ricordi della tragedia
di Luigi
Piacentini
Il comune di Bruxelles è
intenzionato ad abbattere lo stadio "Re Badouin", ex "Heysel",
per costruire nelle immediate vicinanze un nuovo impianto in
vista della candidatura del Belgio all’organizzazione degli
Europei di calcio nel 2020. Nulla di strano, gli stadi sono come
gli alberi, anche quelli secolari quando non hanno più vita si
abbattono. Ma quell’impianto non è uno dei tanti, usurati dal
tempo e destinati alla rottamazione. E’ il luogo della memoria e
della rabbia, del pianto e dell’orrore, il teatro lugubre di una
delle tragedie più brutali del calcio internazionale. E’ lì che
il 29 maggio 1985
morirono 39 vittime innocenti
rimasti uccisi poco prima della finale di Coppa dei Campioni,
Juventus-Liverpool, per colpa dei violenti tifosi inglesi e
delle fatiscenti strutture dello stadio di Bruxelles. L’idea di
cancellare tutto e trasformare tutto in polvere non viene
accettato dai parenti delle vittime che grazie all’impegno di
organizzazioni come il "Comitato Per Non Dimenticare Heysel"
hanno fatto una petizione affinché di quell’impianto resti
la targa posta nei muri di
quello stadio maledetto ribattezzato Stadio Re Baldovino, nel
2000 (ciò che rimane del vecchio stadio è un cancello restaurato
all’entrata principale). La
massima autorità cittadina di Bruxelles si assunse allora parte
delle responsabilità garantendo che, durante i lavori di
ristrutturazione dell’impianto, il ricordo di quell’infamia non
venisse cancellato dalla storia e da tredici anni all’interno
dello stadio una targa commemorativa ricorda la tragedia del
1985: su una semplice lastra in marmo sono rappresentate, come
in una riga geometrica, 39 tacche come simbolo delle 39 vittime.
Nel 2005, per i venti anni dalla strage, venne anche realizzata
una meridiana-monumento. Ora con la demolizione completa il
rischio è che quei ricordi possano svanire. Da qui la petizione.
Su Change.org in tre lingue, il testo spiega le ragioni della
mobilitazione:
"Siamo
sinceramente molto preoccupati che nel progetto e nella
realizzazione di questa opera vengano cancellati i luoghi di
riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della comunità
europea, in maggioranza italiani e juventini, che versarono il
loro sangue innocente in un martirio assurdo ed inconcepibile,
del quale, a parte la Meridiana e le targhe in memoria, non è
rimasta pietra. A nome della tifoseria bianconera, che abbiamo
l’onore di rappresentare, Le chiediamo, pertanto, in qualità di
Borgomastro della capitale della comunità europea, la promessa e
l’impegno affinché durante ed al termine dei lavori di cantiere
vengano preservate o eventualmente ricollocate degnamente le
aree attualmente dedicate dal Comune di Bruxelles alla memoria
dei nostri cari".
Per
questa petizione il Comitato auspica il sostegno morale e la
mediazione presso le autorità belghe del vicepresidente della
Commissione Europea, Antonio Tajani. "Questo monumento -
scrivono - non deve essere abbattuto, quelle luci non vanno
spente ! Sarebbe l’ennesimo sfregio alla memoria dei nostri 39
Angeli ed al dolore ancora vivo dei loro familiari".
12 giugno
2013
Fonte: Agenziainforma.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel
1985: stadio sarà abbattuto, salviamo la targa per le vittime
di
Alessandro Pignatelli
Firmate
la petizione perché la memoria dei 39 angeli caduti nel 1985 non
venga cancellata. Lo stadio Heysel di Bruxelles verrà abbattuto.
Quel nome che per sempre sarà associato a quella tragedia datata
29 maggio 1985, quando si affrontarono per la finale di Coppa
Campioni Juventus e Liverpool. E 39 persone morirono per gli
incidenti.
Dopo
essere stato ribattezzato Stadio Re Baldovino, quel catino di
morte non ci sarà più. Una bella notizia, sicuramente. A
Bruxelles verrà costruito un altro stadio, in una zona diversa,
in vista della candidatura del Belgio per future competizioni
continentali. La cattiva notizia è che potrebbe scomparire anche
la targa che ricorda quei 39 morti. Fatta costruire nel
ventennale della tragedia. Anche grazie all'interessamento di
alcune associazioni che ricordano e raccolgono i parenti delle
vittime. Come il Comitato Per Non Dimenticare Heysel di Reggio
Emilia. Quel monumento è in pericolo. E sarebbe un peccato se
venisse demolito insieme allo stadio, insieme alla memoria.
Change.org ha quindi promosso una petizione in tre lingue, per
evitare che venga abbattuta anche la targa. Questa la
motivazione: (Omissis Testo Petizione).
12 Giugno
2013
Fonte: Calciomalato.blogosfere.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
L'Heysel
presto abbattuto: si mobilitano i tifosi della Juventus
Il
sindaco di Bruxelles pensa alla demolizione dello stadio che
ospitò la finale di Coppa Campioni del 1985: la memoria dei "39
angeli" a rischio.
Il Comune
di Bruxelles, in vista della prossima candidatura del Belgio
all'organizzazione degli Europei di calcio del 2020, vuole
abbattere lo stadio dell'Heysel, per costruirne nei pressi uno
tutto nuovo. Una decisione, che ha subito allarmato il popolo
bianconero, poiché assieme allo stadio potrebbe essere spazzata
via la memoria della tragica notte di Coppa Campioni - era il 29
maggio 1985 - che vide di fronte Juventus e Liverpool, nella
quale persero la vita 39 tifosi bianconeri.
Per
scongiurare questa eventualità, su iniziativa di Domenico
Laudadio (Creatore e Custode saladellamemoriaheysel.it) e
Annamaria Licata (Portavoce e Membro del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel" Reggio Emilia), è stata avviata una
petizione online per chiedere al primo cittadino di Bruxelles di
non cancellare le testimonianze della memoria, ma di lasciarle o
eventualmente di ricollocarle degnamente altrove.
Spesso
oggetto di beceri insulti da parte dei tifosi avversari, quando
la Juventus si reca a giocare in trasferta, i "39 angeli
dell'Heysel" sono da sempre considerati uno dei capisaldi della
juventinità e di quello stile che non ha tempo. A 28 anni
dall'evento luttuoso, la decisione del sindaco di Bruxelles è
come un pugno nello stomaco di un intero popolo, quello
bianconero, che non se ne starà di certo con le mani in mano,
fino a quando non ci saranno sufficienti garanzie sul fatto che
la memoria dell'Heysel verrà preservata, nello stesso punto in
cui è avvenuta la tragedia, o in altro luogo altrettanto
consono.
12 Giugno
2013
Fonte: Sportpeople.net
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Moggi a
"Stile Juventus": "Abbattere monumento caduti Heysel ?
Vergognoso soltanto pensarlo. Mi attiverò per evitare che
accada"
di Daniel
Moretti
"Non si
può abbattere un monumento che ricorda le vittime di una
tragedia così grande, è vergognoso soltanto pensarlo". Così
Luciano Moggi, su Radio Manà Manà Sport, ha commentato la
notizia di un possibile abbattimento del monumento ai caduti
dell'Heysel, voluto dal sindaco di Bruxelles. "Il sindaco di
Bruxelles - ha proseguito l'ex dg bianconero al microfono di
Nicola de Bonis - deve avere rispetto per i caduti dell'Heysel.
Distruggere quel monumento significherebbe uccidere quelle
persone per la seconda volta. Conosco l'Onorevole Antonio
Tajani, che è vice Presidente della Commissione Europea, e lo
solleciterò ad attivarsi per evitare questo scempio".
13 giugno
2013
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Non
abbattete il Monumento alla Memoria delle vittime dell’Heysel
di
Alessandro Spreafico
Una petizione online lanciata da
Domenico Laudadio (creatore e Custode della Sala della Memoria
dell’Heysel) e Annamaria Licata (Portavoce e Membro del
"Comitato Per Non Dimenticare Heysel" di Reggio Emilia) per
chiedere al sindaco di Bruxelles di preservare o eventualmente
ricollocare degnamente le aree dedicate alla memoria dei 39
angeli bianconeri. Il comune di Bruxelles vuole abbattere lo
stadio Re Badouin, ex Heysel e costruire nelle immediate
vicinanze un nuovo impianto in vista della candidatura del
Belgio all’organizzazione degli Europei di calcio nel 2020, ciò
significherebbe cancellare i luoghi della memoria, in cui il 29
maggio 1985 persero la vita 39 angeli. La petizione in poco
tempo ha fatto il giro del web attraverso le principali testate
giornalistiche e quotidiani. Noi di RadioJuveWeb abbiamo firmato
e appoggiato la petizione, confido nel popolo bianconero, siamo
in tantissimi, dimostriamo di essere uniti in questa cosa che è
davvero importantissima. Anche le istituzioni ci daranno una
mano, voi continuate a firmare e a far girare il link della
petizione. Abbiamo raggiunto le prime 2000 firme e
continueremo con l’iniziativa
finché non ci saranno sufficienti garanzie sul fatto che la
memoria dell’Heysel sarà preservata. I nostri 39 angeli non
devono essere dimenticati.
13 giugno
2013
Fonte: Radiojuveweb.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Strage
Heysel. Appello sul web: resti il monumento nel nuovo stadio
Far sì
che nel nuovo stadio di Bruxelles vi sia una testimonianza
visibile della strage dell'Heysel del 29 maggio 1985 durante la
finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool. Quella sera
per la follia dei tifosi inglesi hooligans morirono 39 persone.
BRUXELLES
- Far sì che nel nuovo stadio di Bruxelles vi sia una
testimonianza visibile della strage dell'Heysel. E' questo
l'appello che migliaia di persone stanno chiedendo in queste
ore, tramite una petizione sul web e per impulso di quelle
associazioni delle vittime e comitati che sono punti di
riferimento di quanto avvenuto il 29 maggio 1985, in occasione
della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Quella sera, per la follia dei tifosi inglesi hooligans, 39
persone persero la vita. Nei diversi messaggi inviati da giorni,
si chiede anche il coinvolgimento delle istituzioni italiane,
delle autorità del Belgio e del vicepresidente della Commissione
Europea, Antonio Tajani, che nel 2005 s`impegnò in prima persona
nella realizzazione della meridiana-monumento. Il nuovo impianto
sportivo, in vista della candidatura del Belgio agli Europei di
calcio del 2020, deve prevedere una memoria di quanto è
accaduto. "Siamo sinceramente molto preoccupati che nel progetto
e nella realizzazione di questa opera vengano cancellati i
luoghi di riferimento sacri alla memoria dei 39 cittadini della
comunità europea, in maggioranza italiani e juventini, che
versarono il loro sangue innocente in un martirio assurdo ed
inconcepibile, del quale, a parte la Meridiana e le targhe in
memoria, non è rimasta pietra", affermano Domenico Laudadio
(creatore di saladellamemoriaheysel.it) e Annamaria Licata
(portavoce del 'Comitato Per Non Dimenticare Heysel').
13 giugno
2013
Fonte: Tg1.rai.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Migliaia
di adesioni. Chiesto intervento della Commissione Ue
Strage
Heysel, appello sul web: resti monumento in nuovo stadio
Roma, 13
giu. (TMNews) - "Quella tragedia crudele - si spiega in una nota
- è restata comunque impressa non soltanto nei documenti di
repertorio, ma ancora di più nei nostri sentimenti. A nome della
tifoseria bianconera, che abbiamo l`onore di rappresentare, Le
chiediamo, pertanto, in qualità di Borgomastro della capitale
della comunità europea, la promessa e l`impegno affinché durante
ed al termine dei lavori di cantiere vengano preservate o
eventualmente ricollocate degnamente le aree attualmente
dedicate dal Comune di Bruxelles alla memoria dei nostri cari".
Tra i primi firmatari della petizione Emilio Targia,
caporedattore di Radio Radicale ed autore del libro "Heysel,
29/5/85, Prove di Memoria". "Non sono sorpreso - dice a TmNews -
Già il giorno seguente alla strage, dovetti litigare a brutto
muso per poter portare un fiore all'interno dello stadio. Targia
sopravvisse a quella notte di sangue. "Conservare la memoria
degli eventi e delle persone è un fatto vitale ma terribilmente
difficile - continua Targia - Credo che una tragedia come quella
meriti però una memoria forte, potente, e visibile. Una memoria
con una manutenzione attenta e scrupolosa. Una memoria che possa
smentire quella frase ed eccezionalmente esser gemella delle
verità di quel giorno". Insomma "quel monumento è solo un nodo
al fazzoletto. Ma è importante. Non consentiremo a nessuno
aggressioni alla memoria di quelle persone. Né ad alcuno di
sciogliere quel nodo". Intanto anche la Francia - che ebbe una
vittima - si sta mobilitando, chiedendo un incontro con il
proprio ambasciatore in Belgio. Tra chi ha firmato l'appello
anche molti tifosi del Liverpool. E poi Andrea Lorentini
(giornalista e figlio di Roberto Lorentini, vittima
dell'Heysel), Carla Gonnelli (figlia di Giancarlo Gonnelli,
altra vittima dell'Heysel), Sandro Pellò (presidente del Club "Comunicazione Bianconera" (270 iscritti) e il web-forum
"Vecchiasignora.com" (90.000 iscritti).
13 giugno
2013
Fonte: TMNews
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Petizione Heysel. All’ombra del Colosseo
di
Domenico Laudadio
Pubblicata sul web una petizione
popolare promossa dal Comitato "Per non dimenticare Heysel" di
Reggio Emilia e dal sito museo www.saladellamemoriaheysel.it,
firmata anche da alcuni familiari delle vittime dello stadio
Heysel. Un appello accorato al Borgomastro di Bruxelles ed alle
autorità parlamentari italiane ed europee a tutelare dalle ruspe
la meridiana e le targhe in memoria dei caduti del 29/5/1985.
E’, infatti, prossimo l’abbattimento del "Re Badouin", già
ricostruzione dell’ex
famigerato Heysel, in favore
della messa in opera d’un nuovo impianto, in vista della
candidatura del Belgio agli Europei di calcio del 2020.
"Io vi
dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre" è scritto
nel vangelo. Un aforisma tutt’altro che sibillino e che
descrive perfettamente il mio stato d’animo e di quanti,
nonostante i 28 anni trascorsi in un lungo oblio mediatico che
li ha accompagnati per buona parte, non saranno mai disposti a
dimenticare quei 39 cittadini europei periti tragicamente in
quel maledetto stadio di tufo, per non dire altro...
In un pomeriggio infausto, alla fine
di maggio del 1985, lo spicchio di curva dagli spalti
sbrecciolati, in un impianto idoneo ad ospitare non la finale di
Coppa dei Campioni, ma piuttosto una sfida fra scapoli ed
ammogliati, si trasformava in pochi giri di orologio in
un’efferata arena. La follia omicida di una parte della
tifoseria inglese, in maggioranza costituita da tifosi del
Liverpool, il presappochismo mercantile della U.e.f.a. nella
destinazione e distribuzione dei biglietti di quel settore e
l’incapacità, condita da menefreghismo assoluto,
nell’organizzazione della sicurezza degli spettatori da parte
delle autorità Belghe e della polizia locale, confezionavano nel
bel mezzo della Europa "civile" il frutto avvelenato di una
barbarie senza precedenti nel calcio. In diretta davanti alle
telecamere di mezzo mondo, iene e sciacalli in abiti borghesi
inseguivano e colpivano, a caccia di "bianconero", tutti, anche
gli anziani, le donne e i bambini, indifesi. 39 di loro si
addormentarono per sempre, alcuni abbracciati, soffocati nella
ressa di chi cercava un riparo, fra le spire di una morte
assurda e terrificante. 29 maggio 1985, nel ventunesimo secolo,
il colosseo non stava più a Roma, ma a Bruxelles.
E’ bene ricordarla e
scriverla per intero la verità, senza ipocrisia e paura, se si
vuole il perdono… Noi non dimentichiamo…
Cosa è mai restato dopo tutto questo
tempo a Bruxelles per celebrare il ricordo di quel sangue
innocente estorto dalla sorte crudele di un evento inaudito ?
Poco più di niente, ma quanto
basta, a chi non ha ancora smesso di piangerli ed a non far
capire agli ignari in modo evidente per cosa… A memoria della
strage restano una meridiana con trentanove fasci di luce e due
targhe, fuori e dentro lo stadio completamente ricostruito, ma
condannato dalla storia a tormentarsi come la strega di
Biancaneve davanti allo specchio delle brame... Soltanto che il
dolore dei familiari dei caduti, dei feriti nel corpo e nello
spirito sopravvissuti e la memoria dignitosa di 39 esseri umani
non sono una favola e la disperazione non si assoggetti mai ad
una facilona pedagogia. Potranno scavare quanta terra vorranno,
innalzare l’impianto più avveniristico del mondo, ma tutto quel
sangue non verrà mai via… E casomai qualcuno in cattiva fede,
volesse ucciderli ancora per una volta, cancellandone
scientemente le ultime due o tre reliquie del martirio,
questa volta dovrà vedersela
con un popolo…
Domenico
Laudadio (Autore e Custode www.saladellamemoriaheysel.it)
13 giugno
2013
Fonte: Giulemanidallajuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Ha
successo la petizione dei tifosi per salvare il monumento alle
vittime
Heysel,
si muovono le istituzioni
di Guido
Vaciago
TREMILADUECENTO firme in pochi giorni hanno destato l'attenzione
delle istituzioni. E così grazie all'iniziativa di Annamaria
Licata (Portavoce e Membro del "Comitato Per Non Dimenticare Heysel° Reggio Emilia) e Domenico Laudadio (creatore di
saladellamemoriaheysel.it) il problema del monumento dedicato
alle vittime dell'Heysel sta per arrivare su scrivanie
importanti. Dal Comune di Reggio Emilia, il consigliere Federico
Montanari ha infatti scritto una lettera destinata
all'ambasciatore italiano a Bruxelles e al neoministro dello
sport Josepha Idem per sensibilizzarli sull'argomento. Il
rischio è che, insieme al vecchio stadio, venga abbattuto anche
il monumento, innalzato nel 2005 e che ricorda le 39 vittime
della tragedia del 29 maggio 1985 (quando, in quell'impianto
maledetto, la finale di Coppa Campioni fra Juventus e Liverpool
si trasformò in dramma). A questo punto le autorità italiane
cercheranno di avere notizie più precise sul progetto del Comune
di Bruxelles, con l'obiettivo di convincerli a evitare che il
monumento e il ricordo delle vittime non venga cancellato dal
nuovo impianto e dalle strutture commerciali ad esso legate.
MONDO - Nel frattempo si sono già mosse le istituzioni francesi
(due delle vittime dell'Heysel erano, infatti, di nazionalità
francese e si trovavano allo stadio per "tifare Platini"), anche
loro in pressing per evitare che la "meridiana" della memoria
scompaia. D'altra parte la petizione ha raccolto un consenso
internazionale: molte delle firme arrivano dall'estero, alcune
sono state messe direttamente da Liverpool e molto stanno
facendo i tifosi del Notts County, gemellati con i bianconeri.
ANCORA FIRME - Chi volesse aderire alla petizione può farlo
attraverso il sito www.change.org/it. Non esiste un obiettivo
prefissatoci, ma più firme si raccolgono, maggiore è la
possibilità di difendere la memoria e quanto questa può ancora
insegnare alle persone.
16 giugno
2013
Fonte: Tuttosport
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Non
abbattete la memoria
di Luca
Tonazzini
Heysel,
un ricordo funesto per i supporter bianconeri e becero scherno
per i tifosi avversari. Quei 39 angeli juventini volati
prematuramente e sciaguratamente in cielo che qualcuno osa
ancora, tristemente, inneggiare. Presto potrebbero esserci
novità per quanto riguarda i luoghi della memoria di quella
sciagura; il comune di Bruxelles ha infatti deliberato la
costruzione di un nuovo stadio nelle adiacenze dello stadio Roi
Baudouin, delibera in cui è prevista la demolizione del
precedente impianto. Per questo il popolo bianconero si è messo
in moto e, con lo spunto di Anna Maria Licata e Domenico
Laudadio, è stata messa online una petizione per evitare che la
tragedia venga dimenticata abbattendone il suo simbolo. Questo
il testo della petizione, sottoscrivibile tramite questo link:
(Omissis Testo Petizione). Noi
abbiamo già sottoscritto questa petizione e speriamo che in
molti di voi decidano di fare altrettanto.
16 giugno
2013
Fonte: Canalejuve.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel: 3200 firme per il monumento alle 39 vittime
di Andrea
Bonino
Abbiamo
già parlato della volontà del comune di Bruxelles di abbattere
l’Heysel in vista della candidatura per gli Europei del 2020 e
abbiamo già anticipato lo sdegno del comitato "Per non
dimenticare l’Heysel" che una settimana fa aveva avviato una
petizione per raccogliere firme per far sì che non venisse
distrutto anche il monumento in ricordo delle 39 vittime di
quella tragica notte del 1985. Bene: lo stesso comitato, come
scrive Tuttosport, ha raccolto 3200 firme in pochi giorni che
hanno destato l’attenzione delle istituzioni. E così grazie
all’iniziativa il problema sta per arrivare su scrivanie
importanti. Il consigliere comunale di Reggio Emilia, Federico
Montanari, ha infatti scritto una lettera destinata
all’ambasciatore italiano a Bruxelles e al neoministro dello
sport Josepha Idem per sensibilizzarli sull’argomento. Nel
frattempo si sono già mosse le istituzioni francesi, anche loro
in pressing per evitare che la "meridiana" della memoria
scompaia.
17 giugno
2013
Fonte: Juvenews24.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
L’Heysel
divide i francofoni del governo di Bruxelles
Il nuovo
stadio ? Sulle ceneri del vecchio
di Renato
Giannetti
I partiti
Cdh ed Ecolo contrari alla proposta dei socialisti di realizzare
il nuovo impianto in territorio fiammingo. Al presidente della
regione chiesto un "piano B".
L’Heysel
fa discutere, oggi più che mai. Nel 1985 fece discutere per il
cedimento della gradinata che ospitava gli spettatori della
finale di coppa dei campioni tra Liverpool e Juventus e che
provocò la morte di trentanove persone, torna a far discutere
oggi che il governo della regione di Bruxelles capitale intende
raderlo al suolo per costruire un nuovo impianto in vista dei
campionati europei di calcio del 2020. E’ diventato oggetto di
scontro politico, tra il partito socialista del
ministro-presidente Rudi Vervoort e i Federalisti democratici
francofoni (Fdf) - all’opposizione - che criticano la decisione.
A innescare le polemiche la scelta del sito, l’attuale
parcheggio C dell’Heysel. Lì il governo di Bruxelles vorrebbe
realizzare il nuovo stadio dopo la demolizione dell’impianto
attuale, ma l’area si trova in territorio fiammingo e nel Belgio
dilaniato dalla divisione tra francofoni e fiamminghi, la
questione sta infiammando il dibattito politico. Il capogruppo
del Fdf, Didier Gosuin, accusa il capo del governo della regione
capitale di fare regali alla regione delle Fiandre, Vervoort
replica ricordando che il terreno su cui sorge il parcheggio C
dell’Heysel e su cui si intende realizzare il nuovo impianto è
di proprietà della città di Bruxelles, ma ciò non basta a
sciogliere il bandolo della matassa. Il terreno, ricadendo in
territorio fiammingo, dovrà necessariamente essere al centro di
concertazioni tra la regione di Bruxelles capitale e le Fiandre,
con i francofoni sul piede di guerra. "Un deputato del partito
socialista, sindaco della città di Bruxelles, dovrà
riconsiderare le proprie scelte se le Fiandre dovessero
persistere con le loro rivendicazioni", ha detto Gosuin
riferendosi al rivale Vervoort. Le critiche piovono però anche
dalla stessa maggioranza, dove c’è già a chi pensa a un "piano
B" come il vicepresidente del Parlamento della regione di
Bruxelles capitale, Bertin Mampaka del Centro democratico
umanista (Cdh), partito francofono che fa parte della coalizione
di governo. "Il piano B è l’Heysel", ha rivelato Mampaka, che ha
trovato subito la condivisione dei deputati dell’Ecolo, altro
partito francofono della coalizione di governo. Si fa quindi
strada l’ipotesi di radere al suolo lo stadio Re Baldovino per
costruire il nuovo stadio sullo stesso posto, al posto
dell’attuale impianto. Due dei tre partiti francofoni di governo
(il terzo è il partito socialista) sono dunque contrari alla
linea dei socialisti (è socialista anche il ministro per le
politiche urbanistiche, Rachid Madrane) e suggeriscono con il
loro "piano B" la via d’uscita da questa discussione tutta
belga. Come andrà a finire in Belgio se lo chiedono un po’
tutti. A oggi è difficile prevederlo, ma intanto l’Heysel
continua a far discutere.
17 giugno
2013
Fonte: Eunews.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Interrogazione di Bertot alla Commissione europea
per salvare il monumento a
Bruxelles dei Caduti dell'Heysel
Fabrizio
Bertot, europarlamentare da pochi mesi ed ex sindaco di
Rivarolo, ha presentato oggi un’interrogazione alla Commissione
europea sul monumento alle vittime della tragedia dell’Heysel, a
rischio di abbattimento nell’ambito dei lavori per la
costruzione del nuovo stadio nazionale, che dovrebbe sorgere
nell’area dell’attuale parcheggio C dello Stade Roi Baudoin
(ex-Heysel). "La notizia che le autorità belghe abbiano
l’intenzione di abbattere il vecchio stadio Roi Baudoin senza
preoccuparsi del monumento alle vittime di quella folle e
assurda serata del maggio 1985 mi addolora e mi indigna, come
italiano e come piemontese - commenta - Ci sono voluti
vent’anni, troppi, perché fosse realizzato quel monumento, la
meridiana dello scultore francese Patrick Rimoux: non possiamo
permettere che vada distrutto. Sarebbe un oltraggio alla memoria
di quelle vittime innocenti e ai loro familiari. Ho chiesto alla
Commissione europea di intervenire presso il Governo belga e la
municipalità di Bruxelles, affinché nei lavori di demolizione
dello stadio la meridiana venga preservata e ricollocata in un
sito adeguato. Potrebbe diventare un simbolo della follia
hooligan".
17 giugno
2013
Fonte: Ilrisveglio-online.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO
2013
Il monumento alle vittime della tragedia dell’Heysel deve essere
preservato:
Che diventi un simbolo della follia delle frange violente di
tifosi
L’on. Fabrizio Bertot ha presentato
oggi un’interrogazione alla Commissione riguardo al monumento
alle vittime della tragedia dell’Heysel, a rischio di
abbattimento nell’ambito dei lavori per la costruzione del nuovo
stadio nazionale, che dovrebbe sorgere nell’area dell’attuale
parcheggio C dello Stade Roi Baudoin (ex-Heysel). "La notizia
che le autorità belghe abbiano l’intenzione di abbattere il
vecchio stadio Roi Baudoin
senza preoccuparsi del
monumento alle vittime di quella folle e assurda serata del
maggio 1985 mi addolora e mi indigna, come italiano e come
piemontese - commenta - Ci sono voluti vent’anni, troppi, perché
fosse realizzato quel monumento, la meridiana dello scultore
francese Patrick Rimoux: non possiamo permettere che vada
distrutto. Sarebbe un oltraggio alla memoria di quelle vittime
innocenti e ai loro familiari. Ho chiesto alla Commissione
europea di intervenire presso il Governo belga e la municipalità
di Bruxelles, affinché nei lavori di demolizione dello stadio la
meridiana venga preservata e ricollocata in un sito adeguato.
Potrebbe diventare un simbolo della follia hooligan. Per non
dimenticare e per impedire che in futuro nuovamente delle belle
serate di sport e di festa si tramutino in dramma per colpa di
questi gruppi di teppisti organizzati. Un monumento che serva da
monito, quindi, anche perché anche recentemente abbiamo
assistito a nuovi episodi di violenza negli stadi, in Italia e
in altri Paesi europei, come ad esempio Francia ed Inghilterra.
Il fenomeno hooligans non è assolutamente stato debellato in via
definitiva e le istituzioni devono tenere alto il livello di
attenzione su questo problema". Problema che in Italia, e
altrove, quasi sempre è lasciato nelle mani delle forze
dell’ordine. "E non è ammissibile - conclude l’on. Bertot - Non
possiamo pensare di continuare a distogliere ingenti reparti di
polizia per garantire la normale disputa di partite di pallone:
è necessario rivedere le regole e affidare alle società sportive
la completa responsabilità della tutela dell’ordine pubblico
all’interno degli impianti e nelle immediate vicinanze".
17 giugno
2013
Fonte: Fabriziobertot.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel,
la memoria divenga almeno sorella della verità
di Emilio
Targia
Mentre
continua la raccolta firme per evitare che il monumento alla
memoria delle vittime dell'Heysel venga abbattuto, ospitiamo
l'intervento di Emilio Targia, caporedattore di Radio Radicale,
sopravvissuto alla tragedia dell'Heysel, e autore del libro
"Heysel, 29 Maggio 1985, Prove di Memoria".
ROMA -
Deve essere un vizio maledettamente umano. Quello della
propensione all'oblio. Una specie di basso istinto, malsano,
contagioso. Lo si può scegliere, per autodifesa, come anestesia
contro il dolore. O si può provare a imporlo, per comodità. Per
superficialità. O per vigliaccheria. "Heysel" è una parola che
schiocca come una frustata. Che evoca solo e soltanto quella
notte, quella strage. E' un termine ormai svuotato del suo
originario valore. "Heysel" non è più uno stadio, così come
Ustica non è più un'isola, né l'Italicus un treno. Tanto che in
Belgio quello stadio lo han ricostruito, poi, nel '95, e gli han
subito cambiato nome: Stadio Re Baldovino. Come se bastasse
quello, a cancellare la storia. Del vecchio "Heysel" resta oggi
solo il cancello principale. Unico testimone di quella
sciagurata notte del 1985. Una notte cominciata dentro a una
luce speciale. Un giallo arancione che sembrava il contraltare
ideale di quelle bandiere bianconere infilate dentro a un sogno.
I cori dei tifosi bianconeri erano partiti un po' in disordine,
tanto erano emozionati. Come bambini. Poi pian piano i
sentimenti si erano organizzati, e avevan trovato ritmo ed
equilibrio. Dentro ad un unico canto. Fino a quel battere di
mani bruscamente interrotto. Mani che ora indicavano la prima
carica. E voci trasferite dal canto alle urla. Mentre le bocche
della curva Z, spalancate nella paura, diventavano respiratori
d'emergenza. Un sogno diventato in un solo istante incubo. Il
campo un fronte di guerra. La curva Z un sudario. Con le pale
degli elicotteri dentro al nostro sguardo attonito. Immobile.
Oggi
sembra che vi sia il rischio che le targhe e la meridiana "in
memoriam", fuori dallo stadio Heysel, per i lavori di
abbattimento e ricostruzione dell'attuale impianto, possano
scomparire. La solidità della memoria non passa solo attraverso
un monumento, per carità. Occorre che divenga prima di tutto
risorsa condivisa, sentimento comune. E che poi libri, giornali,
radio, web e televisione diano una mano. Ma anche i simboli sono
importanti. E cancellarli sarebbe un ulteriore schiaffo alla
dignità di quelle 39 vittime, e a tutti noi. Vera giustizia,
come noto, non fu mai fatta. E allora ci resta solo la Memoria.
Che pure sembra dar fastidio ai principali responsabili di
quella strage. Memoria che sembra a tratti sfilacciarsi,
perdersi. Col rischio che resti alla fine solo quel nome,
"Heysel", senza la storia di quel che accadde, senza il suo
significato, il suo dolore, i suoi volti. Barbara Kingsolver
dice che "la memoria è una cosa complicata, è imparentata con la
verità ma non è la sua gemella". E' vero. Ma mi piace pensare
che per una volta si sbagli. E che nel caso dell'Heysel la
memoria divenga almeno sorella della verità. Che riesca a
preservare il ricordo intatto di quella serata. Che provi a far
immaginare il dolore. Che crei gli anticorpi contro qualunque
manipolazione o strumentalizzazione. Che al di fuori di ogni
retorica si erga a custode di quel ricordo. Ma non ci sarà
qualcuno che lo farà per noi. La memoria è un lavoro. Sia
chiaro. Necessita di manutenzione e di amore. Di attenzione e
dedizione. Ed è un compito che spetta a tutti e a ciascuno di
noi. Nessuno escluso. Senza memoria, saremmo luci spente.
17 Giugno
2013
Fonte: Tuttosport.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Heysel
qualcosa si muove
TORINO -
Si sta muovendo qualcosa a livello politico per salvare il
monumento in memoria delle vittime dell’Heysel. Mentre la
petizione on line promossa da Annamaria Licata ("Comitato Per Non Dimenticare Heysel Reggio Emilio) e Domenico Laudadio
(www.saladellamemoriaheysel.it) prosegue con successo,
l'argomento finisce nell'aula del Parlamento Europeo. E' stato
Fabrizio Bertot, europarlamentare da pochi mesi ed ex sindaco di
Rivarolo, a presentare ieri un'interrogazione alla Commissione
europea sul monumento alle vittime della tragedia dell'Heysel, a
rischio di abbattimento nell'ambito dei lavori per la
costruzione del nuovo stadio nazionale che dovrebbe sorgere in
quel perimetro. Ha detto l'europarlamentare: La notizia che le
autorità belghe abbiano l'intenzione di abbattere il vecchio
stadio Roi Baudoin senza preoccuparsi del monumento alle vittime
mi addolora e mi indigna, come italiano e come piemontese. Ci
sono voluti vent'anni, troppi, perché fosse realizzato quel
monumento, non possiamo permettere che vada distrutto". Per
firmare la petizione on line: www.change.org/it.
18 giugno
2013
Fonte: Tuttosport
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Per salvare il monumento dell'Heysel: interrogazione alla
commissione Europea
Fabrizio
Bertot, europarlamentare da pochi mesi ed ex sindaco di
Rivarolo, ha presentato un’interrogazione alla Commissione
europea sul monumento alle vittime della tragedia dell’Heysel, a
rischio di abbattimento nell’ambito dei lavori per la
costruzione del nuovo stadio nazionale, che dovrebbe sorgere
nell’area dell’attuale parcheggio C dello Stade Roi Baudoin
(ex-Heysel). Al momento si sono mosse le istituzioni italiane e
il Comune di Reggio, mentre appare quanto meno singolare il
silenzio della Juventus ma speriamo possano esserci passi
ufficiali quanto prima. "La notizia che le autorità belghe
abbiano l’intenzione di abbattere il vecchio stadio Roi Baudoin
senza preoccuparsi del monumento alle vittime di quella folle e
assurda serata del maggio 1985 mi addolora e mi indigna, come
italiano e come piemontese - commenta - Ci sono voluti
vent’anni, troppi, perché fosse realizzato quel monumento, la
meridiana dello scultore francese Patrick Rimoux: non possiamo
permettere che vada distrutto. Sarebbe un oltraggio alla memoria
di quelle vittime innocenti e ai loro familiari. Ho chiesto alla
Commissione europea di intervenire presso il Governo belga e la
municipalità di Bruxelles, affinché nei lavori di demolizione
dello stadio la meridiana venga preservata e ricollocata in un
sito adeguato. Potrebbe diventare un simbolo della follia
hooligan".
Ecco il link e il testo della petizione che sarà inviata al
Sindaco di Bruxelles e che vi invitiamo a firmare.
All'iniziativa ha aderito anche la nostra redazione.
https://www.change.org/it/petizioni/non-abbattete-il-monumento-alla-memoria-delle-vittime-di-heysel.
Anche Andrea Landini figlio di Gioacchino Landini partecipa alla
petizione e pure la famiglia Casùla madre e sorella del Piccolo
Andrea e moglie e figlia di Giovanni Casùla (mancati a
Bruxelles).
18 giugno
2013
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
II
monumento commemorativo potrebbe essere demolito
Il
ricordo dei 39 dell'Heysel adesso rischia di scomparire
di Marco
Mussini
Le
autorità belghe hanno infatti annunciato l'intenzione di
abbattere lo stadio Roi Baudoin, per costruire nelle immediate
vicinanze un nuovo complesso.
E’ stata
una delle più gravi tragedie che abbia colpito lo sport di ogni
tempo. Bruxelles, stadio Heysel, 29 maggio 1985: tutto è pronto
per la finale di Coppa dei Campioni tra la Juventus di Michel
Platini e il Liverpool di Ian Rush. Ma quella che dovrebbe
essere una grande festa si trasforma in una notte da incubo, in
una mattanza senza spiegazioni se non quella di un tifo omicida
incarnato dagli "Animals", la frangia più estrema degli
hooligans inglesi. Alla fine, le vittime saranno 39, 32 delle
quali erano italiani giunti fino in Belgio per tifare Juventus.
I feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, saranno oltre
600. Le tragiche immagini trasmesse quella sera in eurovisione
sono ancora negli occhi di tutti, a prescindere da quale sia la
loro fede calcistica. Eppure, perché i morti dell'Heysel fossero
ufficialmente ricordati si sono dovuti attendere venti anni
esatti. Nel 2005, infatti, nell'Heysel rimodernato, e
ribattezzato Stade Roi Baudoin, è stata scoperta una scultura
opera dell'artista francese Patrick Rimoux: posta in
corrispondenza del settore dove sono stati massacrati i
supporter italiani e costata circa 140 mila euro, è composta da
una meridiana che comprende i colori delle bandiere italiana e
belga, oltre a recare incisi i versi della poesia Funeral blues
di W.H. Auden. Inoltre 39 luci brillano per ricordare ognuna
delle vittime della follia hooligan. Otto anni da
quell'inaugurazione, il ricordo dei nostri morti innocenti è
però stato funestato da un altro annuncio: le autorità belghe
hanno infatti annunciato l'intenzione di abbattere lo stadio Roi
Baudoin, per costruire nelle immediate vicinanze - precisamente
nell'area dell'attuale parcheggio C, dall'altra parte rispetto
all'ingresso principale della struttura - un nuovo complesso,
per consentire alla Federcalcio belga di avanzare la propria
candidatura ad ospitare i Mondiali di calcio del 2022, insieme
ai Paesi Bassi. Un'intenzione che ha immediatamente spinto
l'europarlamentare Fabrizio Bertot a presentare
un'interrogazione prioritaria alla Commissione europea per
tutelare la memoria dei 39 martiri dell'Heysel. "Ho sollevato la
questione nelle sedi competenti per sapere almeno se la
Commissione era al corrente del progetto - ha puntualizzato
Bertot - dato che la scultura in memoria della tragedia del
maggio 1985 verrebbe anch'essa distrutta, cancellando così un
simbolo che dovrebbe servire da monito imperituro perché simili
episodi di violenza durante avvenimenti sportivi non si
verifichino mai più". Ma la difesa del monumento dell'ex Heysel
diventa anche l'occasione per chiedere all'Unione che certe
tragedie non si verifichino mai più. "È necessario - aggiunge
Bertot - mantenere alta l'attenzione sul problema della violenza
negli stadi, visti i recenti episodi sia in Italia che in altre
parti d'Europa, come Roma, Parigi. Ho interrogato la Commissione
per sapere se siano allo studio regole comuni per impedire alle
frange violente delle tifoserie europee di provocare disordini e
ostacolare il regolare svolgimento delle manifestazioni
sportive. E ho proposto di prevedere un regolamento europeo per
affidare alle società sportive l'onere di vigilare sulla
sicurezza negli impianti, secondo il modello britannico,
evitando così di impegnare ingenti forze di polizia, necessarie
per altri compiti".
Giugno
2013
Fonte: Il Canavese
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Petizione
- Non abbattete il Monumento alla Memoria delle vittime
dell’Heysel
di
Alessandro Magno
Speravo e
pensavo che una petizione così importante, con motivazioni cosi
forti e giuste, non dovesse essere "spinta" più di tanto, ma
sarebbe arrivata alle 5000 firme nel giro di pochi giorni. Mi
trovo altresì a constatare invece, che il tifoso medio purtroppo
perde molto volentieri più tempo a votare se questo o quel
giocatore deve restare, o questo o quell’obiettivo di mercato
deve arrivare. Ci sono cose più importanti del calcio mercato,
ragazzi, così come ci sono cose più importanti di una partita di
calcio in sé. Questa è una di quelle cose. E’ importante che
facciamo tutto quanto è nelle nostre possibilità perché nella
ricostruzione del nuovo impianto di Bruxelles ci sia ancora
posto per il monumento ai caduti dell’Heysel. Per quei nostri
cari angeli ma anche per noi stessi, perché sono parte della
nostra storia e perché queste tragedie non abbiano più a
ripetersi. Vi prego perdete un attimo del vostro tempo e
firmate.
Grazie a
nome di quei caduti.
18 giugno
2013
Fonte: Ilblogdialessandromagno.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
UNIONE EUROPEA Bruxelles:
"Si deve preservare
il monumento in ricordo della tragedia
dell'Heysel"
L'europarlamentare Bertot (Pdl), chiede all'UE che nel nuovo
stadio in costruzione rimanga il simbolo di quella triste
serata.
Fabrizio
Bertot, europarlamentare del Pdl, ha presentato
un’interrogazione alla Commissione relativa al monumento
dedicato alle vittime della tragedia dell’Heysel, che rischia di
venire demolito nell’ambito dei lavori per la costruzione del
nuovo Stadio Nazionale, che dovrebbe sorgere nell’area
dell’attuale parcheggio C dello Stade Roi Baudoin (ex-Heysel).
"La notizia che le Autorità belghe
abbiano l’intenzione di abbattere il vecchio stadio Roi Baudoin
senza preoccuparsi del
monumento alle vittime di quella folle e assurda serata del
maggio 1985 mi addolora e mi indigna, come italiano e come
piemontese - commenta - Ci sono voluti vent’anni, troppi, perché
fosse realizzato quel monumento, la meridiana dello scultore
francese Patrick Rimoux: non possiamo permettere che vada
distrutto. Sarebbe un oltraggio alla memoria di quelle vittime
innocenti e ai loro familiari". "Ho chiesto alla Commissione
europea di intervenire presso il Governo belga e la municipalità
di Bruxelles, affinché nei lavori di demolizione dello stadio la
meridiana venga preservata e ricollocata in un sito adeguato.
Potrebbe diventare un simbolo della follia hooligan. Per non
dimenticare ed impedire che in futuro nuovamente delle belle
serate di sport e di festa si tramutino in dramma per colpa di
teppisti organizzati. Un monumento che richiami, quindi, dopo i
nuovi episodi di violenza negli stadi, in Italia e in altri
Paesi europei, come ad esempio Francia ed Inghilterra. Il
fenomeno hooligans non è assolutamente stato debellato in via
definitiva e le istituzioni devono tenere alto il livello di
attenzione su questo problema". Problema che in Italia, e
altrove, quasi sempre è lasciato nelle mani delle forze
dell’ordine. "E non è ammissibile -conclude Bertot - Non
possiamo pensare di continuare a spostamenti di interi reparti
di polizia per garantire la normale disputa di incontri
calcistici: è necessario rivedere le regole e affidare alle
società sportive la completa responsabilità della tutela
dell’ordine pubblico all’interno degli impianti e nelle
immediate vicinanze".
18 giugno
2013
Fonte: Langhemonferrato.langhe.it
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Tajani a
premier Belgio: "Preservare memoria vittime Heysel"
di Davide
Terruzzi
Bisogna
preservare la memoria delle 39 vittime della tragedia
dell'Heysel, che è minacciata dal nuovo progetto di stadio
avviato dalla città di Bruxelles in base a cui il vecchio "Roi
Baudoin" sarà raso al suolo e ricostruito. E' il senso della
lettera inviata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue
Antonio Tajani al premier belga di origine italiane Elio Di
Rupo. "Mi rivolgo a Lei - scrive Tajani che si è fatto portavoce
presso il Governo belga dei numerosi cittadini che si sono
rivolti a lui e alla Commissione Ue - in quanto sento di dover
renderla partecipe della preoccupazione dei miei concittadini in
merito al futuro del Monumento alla memoria delle vittime
dell'Heysel". Per questo, sottolinea Tajani a Di Rupo, "le sarei
grato se volesse confermarmi che queste preoccupazioni sono
infondate e che il Memoriale sopravviverà alla distruzione dello
stadio, affinché sopravviva la memoria di queste 39 vittime
innocenti nel cuore di ogni sportivo", che persero la vita il 29
maggio 1985 per la finale della Coppa Campioni
Juventus-Liverpool. Il nuovo impianto, la cui costruzione è
stata annunciata a fine maggio dalle autorità della capitale
belga con l'obiettivo di candidare Bruxelles per gli Europei
2020, dovrebbe essere costruito di fianco all'attuale dove al
momento si trova un parcheggio.
19 giugno
2013
Fonte: Tuttojuve.com
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
Tajani
scrive al primo ministro belga
"Salvate
il monumento dell'Heysel"
BRUXELLES
- Bisogna preservare la memoria delle 39 vittime della tragedia
dell’Heysel che è minacciata dal nuovo progetto di stadio
avviato dalla città di Bruxelles in base a cui il vecchio "Roi
Baudoin" sarà raso al suolo e ricostruito. E' il senso della
lettera inviata oggi dal vicepresidente della Commissione Ue
Antonio Tajani al premier belga di origini italiane Elio Di
Rupo.
CHIARIMENTO - Mi rivolgo a lei - scrive Tajani che si è fatto
portavoce presso il Governo belga dei numerosi cittadini che si
sono rivolti a lui ed alla Commissione Ue - in quanto sento di
dover renderla partecipe della preoccupazione dei miei
concittadini in merito al futuro del Monumento alla memoria
delle vittime dell'Heysel. Per questo, sottolinea Tajani a Di
Rupo, le sarei grato se volesse confermarmi che queste
preoccupazioni sono infondate e che il Memoriale sopravviverà
alla distruzione dello stadio, affinché sopravviva la memoria di
queste 39 vittime innocenti nel cuore di ogni sportivo", che
persero la vita il 29 maggio 1985 per la finale della Coppa
Campioni Juventus -Liverpool. Il nuovo impianto, la cui
costruzione è stata annunciata a fine maggio dalle autorità
della capitale belga con l'obiettivo di candidare Bruxelles per
gli Europei 2020, dovrebbe essere costruito di fianco
all'attuale dove al momento si trova un parcheggio.
PETIZIONE
- La lettera di Tajani fa seguito all'interrogazione al
parlamento Europeo promossa dall'europarlamentare Fabrizio
Bertot e, soprattutto, alla petizione on line che ha iniziato da
subito a smuovere le acque, promossa da Annamaria Licata
("Comitato Per Non Dimenticare Heysel Reggio Emilia) e Domenico
Laudadio (www.saladellamemoriaheysel.it), che si può ancora
firmare andando su www.change.org/it (si sta arrivando a
quattromila adesioni). L'obiettivo è quello di preservare il
monumento o, quanto meno, di riuscire a spostarlo evitandone la
distruzione, che sarebbe un'ulteriore offesa alle famiglie che
hanno dovuto subire la tragedia ventotto anni fa.
20 giugno
2013
Fonte:
Tuttosport
ARTICOLI STAMPA e WEB GIUGNO 2013
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